domenica 23 dicembre 2012

Radisson Blu Hotel, Kyiv Podil - recensione

Radisson Blu Hotel, Kyiv Podil (Kiev)
17-19 Bratskaya Street Podil, Kiev 04070, Ucraina

“Nuovo ed ottimo hotel con un solo neo”
Di nuovissima realizzazione, ha un efficiente servizio di accoglienza in hotel. Personale molto preparato e pronto a dare indicazioni ai clienti in modo esauriente e cortese. Le parti comuni, ampie e nuove, trovano insieme alle camere il punto di forza della struttura. La stessa colazione a self-service è ricca ed abbondante. Unico neo, non trascurabile, è il servizio ai tavoli durante la colazione ed eventualmente durante i pasti in hotel: a colazione devi fermare il cameriere di turno per chiedere un caffè o una bevanda calda (nessuno te la propone come dovrebbe accadere in una strutture di questa categoria); lo stesso si verifica durante i pasti dove già pochi clienti possono mettere in crisi il servizio (simpatico il cameriere che con un espresso passa affianco al cliente che lo aspettava per consegnarlo ad un altro cameriere che a sua volta ritorna al tavolo con una "brodaglia" ormai raffreddata).
In sintesi e' una struttura nuova e molto buona per un b&b di affari o di turismo.



venerdì 21 dicembre 2012

Radisson Royal Hotel - recensione

Radisson Royal Hotel, San Pietroburgo
49 / 2 Nevsky prospekt, San Pietroburgo 191025, Russia

“Ottima posizione per chi viaggia anche per lavoro"
Ottima struttura ricettiva situata in un'eccellente posizione per visitare la città sia a fini turistici che di lavoro (prospettiva Nevsky). Le parti comuni, non sicuramente ampie come ci si potrebbe aspettare per un albergo di questa categoria, sono comunque efficienti e ben servite. Le camere, ampie come nello sigle della catena, sono impeccabili. Il bagno ha la vasca con la tenda per la doccia (per me unico neo per una struttura di questa categoria). Le parte congressuale, non ampia ma funzionale, trova un ottimo servizio di accoglienza da parte del personale addetto. La colazione di tipo internazionale è impeccabile. Sicuramente è un hotel caro, ma indubbiamente il mio giudizio è positivo.




lunedì 17 dicembre 2012

Kiev (Ucraina) il workshop del 12 dicembre 2012


Carlo Bartolini con una delegazione di operatori turistici
Si è concluso a Kiev, capitale dell'Ucraina, il roadshow della Camera di Commercio a sostegno della commercializzazione dei prodotti turistici della nostra destinazione.
Le Terme di Montecatini, il consorzio Toscana Golf, la Promozione Albergatori Montecatini, Toscana Turismo & Congressi, la Ranieri Viaggi ed il consorzio turistico Abetone Montagna Pistoiese, coordinati da Carlo Bartolini di Pistoia Promuove della Camera di Commercio, hanno incontrato una cinquantina di tour operator ed una decina di medici interessati alle varie opportunità turistiche della nostra area.
"La Toscana, il termalismo, la possibilità di sciare nel cuore della nostra regione sono elementi che hanno conquistato i nostri interlocutori - evidenzia Carlo Bartolini -. In Ucraina, la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo prevede che nel 2013 il Pil possa raggiungere una crescita del 4% rispetto al 2,5% del 2012. È questo, inoltre, un Paese che desidera la Toscana. L'Ucraina è, infatti, uno stato giovane dove, in particolar modo a Kiev con i suoi 2,8 milioni di abitanti, la voglia di viaggiare è sia status symbol sia un vero desiderio. La concorrenze dei nostri competitori è qui sicuramente alta, ma il proseguo di un'attenzione promo commerciale da parte dei nostri operatori e del sistema turistico locale avrebbe la possibilità di confermare quanto di buono abbiamo ora visto".
Massimo Giovanetti delle Terme di Montecatini, Cesare Dami del Montecatini Golf Club e gli altri operatori hanno apprezzato l'iniziativa della Camera di Commercio realizzata, secondo loro, in modo altamente professionale e utile per le aziende.
"In particolar modo"- sottolinea Giovanetti - ci vorrebbero spesso iniziative così tecniche ed operative che permettono alle singole imprese turistiche di presentarsi in modo coordinato al proprio territorio, senza confondere le peculiari proposte in mezzo a quelle provenienti da tanti operatori di destinazioni diverse".
La delegazione commerciale ha così potuto presentare pacchetti, offerte e servizi per la stagione 2013, preparandosi al rientro a sviluppare i contatti commerciali acquisiti, concretizzando quanto fatto nel workshop di Kiev ed in quello realizzato il 10 di dicembre a San Pietroburgo.

mercoledì 12 dicembre 2012

San Pietroburgo (Russia) il workshop del 10 dicembre 2012

La Camera di Commercio di Pistoia, raccordandosi con la Provincia, il Comune di Montecatini e Toscana Promozione, ha organizzato con Pistoia Promuove il primo workshop turistico di una missione itinerante partita da San Pietroburgo e che vede protagoniste le Terme, il Montecatini Golf, l'Abetone, la montagna pistoiese e le nostre agenzie turistiche.
"L'obiettivo" - evidenzia Carlo Bartolini - " è quello di sostenere la commercializzazione delle nostre imprese; abbiamo organizzato questo incontro con un taglio prettamente commerciale, avvicinando soggetti che richiedono pacchetti turistici. Il nostro fine è quello di proporsi a questa destinazione anticipando molti nostri competitori, presentando le vaste possibilità che la nostra destinazione può offrire: terme, montagna, neve, cultura, golf, sport. "
Circa 45 tour operator di San Pietroburgo hanno oggi dialogato con le nostre aziende di incoming, scoprendo le offerte turistiche della provincia di Pistoia; inoltre sono intervenuti anche una decina di medici locali interessati alle potenzialità salutistiche dell'offerta termale valdinievolina.
"La Russia è un paese vastissimo" - ci spiega Massimo Giovanetti delle Terme di Montecatini - "E un mercato che tanto ci ha dato ultimamente e che riserva delle importantissime opportunità di sviluppo come anche oggi abbiamo potuto verificare a San Pietorburgo."
Soddisfazione l'hanno espressa anche i rappresentanti commerciali della PAM Tettuccio Tour, della Ranieri Viaggi, di Toscana Turismo & Congressi, del consorzio APM e del consorzio Toscana Golf
I nostri operatori hanno notato come Montecatini e in generale la Toscana siano territori conosciuti ed apprezzati, verificando, inoltre, l'interesse per la "montagna bianca" dell'Abetone e le proposte sportive della nostra provincia.
Domani la delegazione proseguirà la missione verso Kiev e l'Ucraina; mercato che ha importanti potenzialità di sviluppo.





venerdì 26 ottobre 2012

Io dico addio alla pubblicità cartacea


Il modo tradizionale di fare pubblicità sulla carta stampata è molto inefficiente perché l'utente non è segmentato ed è troppo confuso da messaggi similari.
Non c'è dubbio che esistono riviste specializzate con un'utenza più attenta a certi argomenti e stimoli pubblicitari, tuttavia reputo che queste azioni tradizionali di marketing siano paragonabili alle bombe della seconda guerra mondiale rispetto ai missili teleguidati della "guerra intelligente" . In ogni caso assistiamo al raggiungimento dell'obiettivo, ma la pubblicità su stampa, sopratutto rispetto ad altri strumenti di marketing, necessita di un investimento nettamente più importante, continuo ed innovativo anche in termini comunicazionali per ottenere certi risultati.
In effetti assistiamo ad un alto grado di "rumore" di sottofondo sulle riviste ed i quotidiani. Spesso i troppi messaggi pubblicitari, la forte presenza dei competitori anche di prodotto, il rischio di essere abbinati ad articoli che contraddicono il messaggio pubblicitario, rendono necessario una grande ridondanza dell'aspetto visivo necessario per essere notati, oltre che ad una costante frequenza. Ciò comporta importanti investimenti !
Inoltre il messaggio spesso è generico, quindi poco misurabile; al contrario seguire i link utilizzati per accedere ad una proposta commerciale sul web permette una misurabilità più puntuale.
Allora la stampa non dove essere più utilizzata?
Non dico questo! Ma questa pubblicità deve essere commisurata ad un territorio preciso, limitando l'oggetto ad un'azione comunciazionale chiara (meglio se promo commerciale) che sappia valorizzare un'offerta specifica. Penso, ad esempio, che sia sempre utile l'utilizzo di riviste areali con proposte mirate e ben definite. Quello che nego è l'efficacia dei tabellari, mentre per i publi-redazionali in grado di cogliere e di approfondire il messaggio ho tutt'altra considerazione.

giovedì 27 settembre 2012

L'Unione europea vista come destinazione turistica

 È interessante notare che l'Europa può essere letta come destinazione turistica.
Sostengo da tempo, infatti, che le azioni di comunicazioni verso alcuni Paesi (es. Cina, Sud America, Asia etc.) avrebbero una maggior efficacia se venisse attivata una promozione complessiva dell'Unione Europea.


Ogni target ha la sua dimensione territoriale di interesse e di percezione del prodotto stesso!

Per questo ritengo che sia giusto criticare certe azioni realizzate dalle nostre Regioni che, in modo auto referenziale, cercano di raggiungere bacini d'utenza che, il più delle volte, non hanno neppure la percezione stessa di ciò che gli viene proposto.
Altro elemento da notare in questo studio: il 40% dei cittadini europei non ha fatto ferie per motivi economici ... riflettiamo!

mercoledì 12 settembre 2012

Il turista russo: una domanda emergente da consolidare


Il mercato russo è, in assoluto, uno dei target turistici stranieri emergenti tra i più apprezzati dagli operatori. Ciò è spiegabile dalla sua crescente presenza turistica, dalla consapevolezza che in Russia si ha un alto livello di apprezzamento dei prodotti che offriamo (eno gastronomia, sole, terme, sci, etc.), dalle potenzialità di sviluppo che quel mercato rappresenta in termini economici.
Va tenuto presente che la Russia è uno dei mercati prioritari espressi nelle strategie di Toscana Promozione e di moltre altre Regioni italiane ed è un obiettivo intersettoriale importante anche per altre economie territoriali (moda, imprenditoria edile etc.).
Occorre poi tener presente che da alcuni anni molte destinazioni turistiche e tanti imprenditori locali hanno tradizionalmente operato su questa destinazione, instaurando importanti rapporti che debbono, tuttavia, essere proseguiti per non perdere occasioni e per non rischiare di essere superati nella visibilità e nell'appetibilità commerciale da forti e numerosi “competitori”.
È da sottolineare, da ultimo ma non per ultimo, che ci sono molte destinazioni turistiche tendenzialmente preparate alla loro accoglienza, mentre vi sono altri territori che dovrebbero strutturarsi operativamente implementando i servizi richiesti da una clientela russa (in particolar modo ci vorrebbe una maggior attenzione alla lingua).
Il mercato italiano, in particolar modo l'Emilia Romagna, la Toscana, il Veneto, la Lombardia ed il Lazio, sono tra le destinazioni preferite dal turista russo. L'Italia si colloca dietro la Turchia, l'Egitto, la Cina e la Finlandia e prima della Grecia, della Spagna e della Germania.
Gli “ultra ricchi” russi rappresentano circa il 15% del totale complessivo dei turisti, mentre i giovani professionisti e gli imprenditori, con le loro famiglie, rappresentano il 35% del totale del mercato. Il turista russo generalmente possiede un livello culturale medio-alto (59,1% licenza media superiore; laurea 21,9%); da ciò deriva che l'interesse culturale, nella sua accezione antropologica (arte, viver bene, prodotti tipici etc.), rappresenta una delle principali motivazioni di viaggio. Secondo alcune indagini dell'ENIT svolte presso i tour operator russi, la popolazione compresa tra i 35 ed i 55 anni è quella che maggiormente viaggia (43,6%), seguita dalla fascia d'età 21-35 (29,3%), da quella 0-20 (17,8%) e da quella over 55 (9,3%). Non c'è dubbio, poi, che la propensione ai viaggi turistici sia sempre fondamentalmente condizionata dalle disponibilità economiche e dalla occupazione; tuttavia negli ultimi anni in Russia tale propensione è fortemente cresciuta in rapporto al costante miglioramento delle condizioni di vita.
Sempre secondo alcuni studi ENIT la principale motivazione della vacanza è quella culturale, seguita dalla vacanza balneare, dalla montagna invernale e dal soggiorno termale; non a caso si osserva una forte potenzialità al soggiorno termale.
Ci sono poi altri vantaggi competitivi propri dei Russi: si tratta di un turismo abbastanza destagionalizzato, scelgono con frequenza destinazioni che offrono un contenuto culturale unito alla possibilità di riposo e divertimento, le loro fonti principali d'informazione restano ancora le agenzie di viaggio, spesso hanno le importanti convenzioni aziendali e, ovviamente, è in forte crescita internet.
In molti casi in Italia, ma anche nella mia Toscana, l'aspetto disincentivante per un soggiorno da parte della clientela russa resta la difficoltà di accesso: non tanto per i permessi, quanto per i voli, assenti spesso nel periodo invernale.

venerdì 7 settembre 2012

Comunicazione non vuol dire assenza di prodotto


Un mio video post (casareccio tecnicamente) per capire quali sono le aspettative di coloro che organizzano il turismo sul territorio e gli attuali loro limiti. Manca una politica del turismo? Siamo un prodotto turistico? La comunicazione e la promozione sono indispensabili? 


 
4 minuti e 20 secondi

martedì 28 agosto 2012

Due curiosi casi studio per promuovere un hotel


Alcuni “follower” mi hanno contattato dicendomi che alcune strategie comunicazionali trattate sono difficilmente applicabili agli hotel.

Valuto questa affermazione come un elemento di mancanza di quella "logica bizzarra" indispensabile per lavorare nel turismo in campo promo-commerciale.
Potrei scrivere un lunghissimo post sulla concretezza di queste strategie, ma mi sono divertito a trovare on line dei video promozionali di due alberghi italiani che hanno adottato alcuni di questi strumenti.
Ovviamente ogni riferimento a strutture ricettive è utilizzato da me solo per ribadire che “si può fare”!

Esempio di “Guerrilla Marketing” per hotel
1 minuto e 47 secondi

Esempio di "Marketing Esperieziale" per hotel
1 minuto e 24 secondi

martedì 21 agosto 2012

Incongruenza?

Eppur il WTO ci conferma che il turismo a livello mondiale è una economia in crescita e da noi si parla di crisi del fatturato e delle presenze. Ma allora dov'è l'incongruenza? Una breve riflessione ed alcuni problemi.


6 minuti e 14 secondi

martedì 14 agosto 2012

Il futuro nel turismo sarà Google?


In questi giorni il Wall Street Journal ha dato la notizia, confermata ma non ufficializzata, dell'acquisto di Frommer's della John Wiley & Sons da parte di Google.
Guide Frommer's

Frommer's per molti italiani non vuol dire molto; negli USA, invece, è una casa editrice molto famosa, con più di 50 anni di storia, specializzata nel settore delle guide turistiche cartacee, in formato iOS per l'App Store e con un sito web molto frequentato.
App Frommer's
La tradizionale caratteristiche delle guide Frommer's e' sempre stata quella di presentare anche giudizi sugli alberghi in grado d'indirizzare il pubblico, potenziale turista.
Guide Zagat

Questa acquisizione porta a pensare che Google voglia creare un servizio simile alla guida stessa, senza pubblicare libri ma costruendo uno spazio web di indirizzo turistico e di giudizio sui vari servizi ricettivi.

Tripadvisor, Trivago ed "amici” "tramano"?
App Zagat

A conferma di questa volontà di Google c'e' anche l'acquisto, fatto lo scorso anno, della guida gastronomica Zagat che e' specializzata nella recensione dei ristoranti.
Questa ultima guida, infatti, ha sempre offerto tantissimi giudizi frutto di commenti inviati dai loro stessi clienti. Oggi tutti i punteggi e le recensioni di Zagat sono evidenziati nelle pagine di Google+ Local.
Lorenzo de'Medici

Google entrerà con forza e con la sua altissima capacita' penetrativa nel mercato turistico.

In quel momento tutta la promo commercializzazione dovrà essere totalmente ripensata.

In sintesi, come come ci insegno' nel XV secolo il fiorentino Lorenzo de' Medici, "Del doman non v'e' certezza".

mercoledì 8 agosto 2012

Marketing esperienziale: la sensualità diventa tecnica!



Quanti sono, oggi, i manager del turismo attratti da questa “nuova” formula? Molti!
L'esperienza nella promozione turistica è divenuta un concetto chiave nella realizzazione di pacchetti, nella costruzione di formule ricettive, nelle plurime strategie di comunicazione.
In effetti il consumatore ha sempre di più l'esigenza di condividere idee, emozioni, momenti “forti”. Questa attitudine al consumo nel web 2.0 viene sicuramente stimolata e trova una vera e propria “valvola” di sfogo in grado d'incentivare anche il “passa parola”.
Il marketing esperienziale cerca, quindi, d'incrementare le vendite stimolando i sensi dei turisti.
Un territorio, una struttura ricettiva non vengono proposte solo perché belle, piene di evidenze turistiche appassionanti ed uniche o di servizi coinvolgenti, ma perché riescono a stimolare l'esperienza del turista consumatore. Per fare un esempio: non conta il soggiorno in un villaggio turistico, ma l'esperienza di quel soggiorno, la possibilità di fare incontri galanti o di stare in famiglia.
Per comunicare queste emozioni è, quindi, necessario mettere in atto strategie promozionali che giungono al cliente coinvolgendolo, ad esempio, in tutti i suoi cinque sensi: vista, udito, olfatto, gusto e tatto.
Il prodotto proposto deve quindi essere “sexy”, deve saper coinvolgere la sfera emozionale e creativa del potenziale turista in chiave sensoriale, emozionale, cognitiva, fisica e relazionale. Il turista deve sentirsi coinvolto in un'esperienza olistica, percependo la possibilità di vivere un insieme di passioni e di sensazioni.
Le imprese turistiche che vogliono includere nella propria strategia promo-commerciale queste disciplina devono concentrarsi molto sul prodotto turistico ed in particolare sui suoi significati simbolici. Oltre a concentrarsi sulle tradizionali “leve” turistiche (località, prezzo, servizi), devono porre molta attenzione alla realizzazione dell'esperienza turistica, ai significati affettivi ed emotivi, alle suggestioni che l'acquisto del prodotto proposto riescono a suscitare nel consumatore.
In pratica il consumo per il “marketing esperienziale” è un’esperienza che supera la bontà del singolo bene o del servizio offerto, perché si contorna di atmosfere, di servizi accessori reali ed emotivi, di “ammiccamenti” e di sogni. Il cliente diventa una persona a tutto tondo che deve essere coinvolta nella sue passioni e nelle sue debolezze.
Detto questo il servizio proposto non può essere solo ben servito ed inserito in atmosfere favolistiche: una cameriera sexy che popone una pessima bistecca dura e mal cotta non può essere sufficiente per incrementare il proprio giro d'affari!
Ultimamente mi sono trovato ad analizzare alcune proposte turistiche che reputo ben strutturate su questa tecnica e che mi auguro possano avere successo. Vi rimando ai loro siti e vi allego dei video introduttivi.

Hotel Nizza et Suisse a Montecatini Terme: Week end del gusto
 
















giovedì 2 agosto 2012

Un paradiso a portata di mano!


www.agriturismolapiastra.it
Ho soggiornato con la mia famiglia una settimana all'Agriturismo la Piastra (Luglio 2012).
In estate con il sole, le varie possibilità per camminare nei boschi, la montagna della provincia di Pistoia diventa un vero paradiso per chi ama la natura, il trekking e per chi vuole stare in compagnia di amici e familiari (qui trovate i PDF degli itinerari fatti dalla mia ex "APT").
L'agriturismo offre una sistemazione in camera (ampie e con servizi) o in appartamenti. Noi abbiamo scelto due camere per essere più liberi ed un servizio di mezza pensione. C'è anche una bella piscina immersa nel verde (ben pulita e curata) ed un'ampia aia dove gli ospiti possono soggiornare degustando la sera vari distillati al fesco delle montagne toscane.
Lucky alla Piastra
La Piastra permette anche di portare i propri fidati amici a quattro zampe che possono tranquillamente scorrazzare se ben guardati dai propri padroni. Lucky ci ha seguiti ed è stato felicissimo!
Colazione a buffet
Oltre la pulizia, l'ottima accoglienza e la bellissima natura, il loro punto forte è la cucina. Tutto fatto in casa o, come si dice oggi, a chilometro 0! Una cucina familiare, curata, abbondante, buonissima e ben servita. L'insalata è veramente dell'orto, così tutti i principali prodotti. Non manca mai il dolce ed i formaggi della montagna pistoiese.
La mia colazione
Lago Piatto
La mattina il buffet della colazione è spettacolare: la schiacciata fatta in casa, il pecorino a latte crudo, e tante cose dolci ed un ottimo succo di mirtillo. Intorno alla Piastra troviamo: la collina di Pian di Novello e di Pian degli Ontani.
Cutigliano (consiglio di andare dalla Doganaccia al lago Scaffaiolo) e l'Abetone (bellissimo il percorso dall'Orto botanico ai laghi Nero e Piatto) sono veramente a portata di mano. E' bellissimo, poi, il nuovo percorso trekking ponte sospeso e ponte di Castruccio (Valle Lune).
Lago Scaffaiolo
Lago Nero
La montagna pistoiese è veramente un'esperienza da scoprire, un insieme di colori, profumi e suoni.
Che dire in conclusione: ci sentiamo, come famiglia, dei turisti ormai fidelizzati!

martedì 17 luglio 2012

Marketing in store e in street


Con il termine "marketing in store ed in streat" intendono quelle azioni di comunicazione al pubblico che usano uno stand o un camper collocato in un centro commerciale, in zone commerciali o turistiche anche concorrenti al prodotto territoriale promozionato. È questa, sicuramente, una strategia molto costosa, ma efficace. L'obiettivo è quello di sfruttare il passaggio delle persone, colpendo la loro attenzione e la loro curiosità anche tramite altre azioni di marketing non convenzionale.
Si tratta, vista l'attuale fase economica, di una riflessione molto “scolastica", ma è importante tener presente questa metodologia al fine di cogliere eventuali opportunità.
Questo strumento di promozione operativa ha come rischio quello di essere sfruttato in modo sostanzialmente statico e non innovativo, qualora venisse utilizzo come mero "sportello informativo" per distribuire del materiale pubblicitario.
Per evitare questa inefficienza è fondamentale distinguersi con la struttura (es. un camper ecologico e curioso – “green camper”) e con la tecnica di approccio all’utente (gratta e vinci – incentivi, buoni etc.). In questi casi si dovrebbe uscire dalla logica dei vecchi schemi (gazebo o “banchino” espositivo) per dare un’idea di vivacità. Indubbiamente l’impegno economico iniziale sarebbe alto a causa dell’acquisto – noleggio dello strumento di visibilità ed accoglienza (es. “green camper”), anche se il costo verrebbe ammortizzato su varie iniziative (es. un camper potrebbe essere utilizzato sul territorio di appartenenza anche come punto informativo mobile legato ad eventi e/o manifestazioni). Uno strumento del genere permetterebbe anche di frequentare “in street” eventi al pubblico realizzate da altre destinazioni, incontrando target specifici che potrebbero trasformarsi in potenziali turisti (es. fiere enogastronomiche di altre regioni, concerti, eventi sportivi).

martedì 10 luglio 2012

I turisti del Belgio: una potenzialità da fidelizzare


Il Belgio è un mercato maturo e fortunatamente molto propenso alla vacanza all'estero; non a caso il 69% della popolazione che fa vacanza parte per l'estero (in particolare i più numerosi sono i residenti di Bruxelles 53%, seguiti dai fiamminghi 48% e dai valloni 33% - Fonte: ENIT).
Una delle principali voci del bilancio familiare, anche nei periodi di crisi, è riservata, quindi, al turismo (mediamente il 4,6% dei redditi di una coppia).
Le motivazioni principali per una vacanza sono quelle collegate ai soggiorni balneari, alla cultura, ai city trips anche nello località “minori”, ai laghi ed alla montagna. La Toscana resta la destinazione preferita da questi turisti, seguita dal Veneto, dalla Lombardia e dal Lazio.
La fascia d'età più interessata è quella compresa tra i 18 ed i 34 anni (9,3%) e quella inclusa tra i 35 ed i 54 anni (8,5%). Tuttavia l'Enit sostiene che ci sarà una forte espansione del turismo della “terza età” (8,1%). La crisi economico-sociale ha fatto prediligere in Belgio le formule turistiche “last minute”; comunque il 50,47% preferisce nella propria esperienza turistica l'uso dell'auto privata rispetto all'aereo (34,26%), al pullman (10%), al treno (4,9%) o ad altri mezzi (0,37%).
Per i turisti belgi i fattori determinati per orientarsi verso una destinazione sono la sicurezza, il livello di organizzazione, l'efficienza del servizio ed il rapporto qualità-prezzo. Essi si informano per compiere la loro scelta di viaggio sul web, ma anche sulla stampa specializzata e sui supplementi delle riviste, sulle TV e sui cataloghi. Il 70% dei Belgi dai 16 ai 74 anni sono, infatti, collegati ad internet ed il 54%, soprattutto i più giovani, lo usa per informarsi e per prenotare la propria vacanza ed apprezzano l'uso del web anche tramite la telefonia mobile (Fonte: PeraclersParis per Amadeus).
I principali bacini turistici sono quello di Bruxelles, Anversa e Gand; qui vi è una forte possibilità di sviluppo, soprattutto con azioni territoriali e con la realizzazione di media trip.
Come ultima nota è da ricordare che il turista fiammingo si caratterizza per il fatto di voler essere informato nella propria lingua. Pertanto al fine di poter meglio sviluppare il turismo dalla Fiandre verso la nostra provincia è indispensabile predisporre materiale in olandese, compresa l'informazione via web. La seconda grande comunità è quella francofona (circa il 40% della popolazione belga), situata in Vallonia e a Bruxelles.

martedì 3 luglio 2012

Comunicare con l'e mail marketing oggi è sempre possibile?



L'e mail marketing, oggi, è non solo sempre più facile, ma anche molto utile! L'importante, come ogni strumento, è usarlo bene, avendo in mente gli obiettivi da raggiungere, i contenuti da divulgare, i target di utenti da stimolare, e, soprattutto, non commettendo errori sulla tempistica e sulla frequenza degli invii.
Il direct email marketing ha sicuramente degli importanti vantaggi:
  • è economico, essendo molto meno costoso di un mailing postale tradizionale e di molti altri strumenti alternativi;
  • è istantaneo, visto che la posta elettronica arriva subito nella casella dell'utente e che tendenzialmente viene visionata giornalmente;
  • è quantificabile, potendo misurare sia il risultato economico (ROI – ritorno dell'investimento) sia quello comunicazionale (attenzione al messaggio – click);
  • è personalizzabile, dando la possibilità di profilare bene la platea fino ad un rapporto “one to one”;
  • è incrementabile, potendo acquistare nuove inscrizioni da parte di un'utenza potenziale che sceglie di ricevere tale informazioni, oppure aggiungendo i propri nuovi clienti nel tentativo di fidelizzarli.
Quello che serve è, ovviamente, un database aggiornato con le e mail degli ospiti e degli utenti iscritti alla newsletter.
Solo con un'attenzione metodica alla raccolta informativa ed alla profilazione dell'utente e del proprio cliente si ha la possibilità di inviare promozioni e sconti in modo da rendere l'offerta una proposta esclusiva per chi la riceve. La stessa politica dei prezzi dei propri servizi deve considerare questo strumento come un' “arma” da non svilire inserendola in una eccessiva ed aggressiva politica dei prezzi individuabile su altri vettori promo-commerciali. In effetti l'esclusività di una proposta pervenuta da un'azione di e mail marketing e rivolta ad un cliente selezionato non può essere messa in concorrenza con una identica proposta presente sul web e rivolta in modo indistinto ad un'utenza generica. Chi riceve tale informazione nella propria casella di posta deve sentirsi un “privilegiato”, oltre che trovare informazioni di suo interesse.
Per questo motivo il direct e mail marketing nel turismo è utilissimo per le azioni di “up-selling” e di “cross-selling”.
Un direct e mail marketing potrebbe, infatti, essere pensato per stimolare un proprio cliente a comprare una camera di gamma superiore a quella che ha già acquistato o che è abitualmente uso a prenotare (up-selling). Allo stesso modo un buon “mailng” potrebbe raggiungere un cliente proponendogli degli sconti su servizi accessori da comprare prima del proprio arrivo (cross-selling).
L'utilizzo di queste tecniche non solo ha come obiettivo l'incremento della reddittività del soggiorno del cliente in una struttura ricettiva, ma anche quello di creare un rapporto empatico con l'ospite nel tentativo di farlo sentire “unico”; ciò crea quella soddisfazione indispensabile per trasformare il “passa parola” reale o virtuale del visitatore in uno strumento promozionale, fidelizzandolo alla propria struttura.

Oltre ad un buon database deve essere realizzata una buona mail:
  • deve essere sintetica e persuasiva sia nel testo sia nella grafica;
  • deve avere dei link che rimandano ad approfondimenti sul proprio sito;
  • deve stimolare con i contenuti la curiosità ed il sentirsi dentro una “formula” di esclusività;
  • deve rispettare le leggi sulla privacy e quelle dell'anti-spam;
  • deve sollecitare su determinati contenuti la condivisione con i social network;
  • deve essere monitorata e produrre una reportistica (apertura, condivisioni etc.).
Come si vede lo strumento è utile soprattutto se non affrontato superficialmente, ma i risultati sono ancor oggi molto importanti ed efficaci.

martedì 26 giugno 2012

Il turismo nelle località di mare: la destagionalizzazione.


Mare di inverno in Toscana
Per quanto riguarda le politiche di destagionalizzazione della destinazione, nella premessa che una buona e ricca stagionalità di prodotto e' l'elemento economicamente vincente per il territorio, penso che sarebbe erroneo rincorrere le strategie già praticate da altre zone turistiche. L'Emilia Romagna, ad esempio, da anni ha puntato sui parchi a tema: strutture altamente care da realizzare, con un ammortamento dei costi molto lungo, soggette a fattori "moda" e con la necessita' di regolari innovazioni ed, oggi, produttrici di risultati economici molto altalenanti.
Penso, poi, che sarebbe complesso orientarsi a diventare luogo di ricettività per la visita delle città d'arte toscane . Qui la competizione e' altissima e molto aggressiva per quanto riguarda le strategie di prezzo.
Per contro, non c'è dubbio che una politica degli eventi sarebbe ottimale per aiutare la destagionalizzazione. Tuttavia si deve tener presente che il congressuale, il fieristico, gli eventi sportivi, le manifestazioni in genere sono “strumenti” turistici che necessitano di infrastrutture all'avanguardia, di un'organizzazione operativa locale molto articolata, professionale ed aggressiva, sicuramente molto più commercialmente orientata di quello che sono oggi i Convention Bureau toscani.
Inoltre la stessa organizzazione degli eventi ha costi realizzativi o d'acquisto molto elevati e necessita, poi, di un budget promozionale non irrilevante.
Condivido che, oggi come oggi, nell'obiettivo della destagionalizzazione si debba tener presente che anche l'offerta ricettiva orientata ad accogliere turisti in "bassa stagione" e' quantitativamente meno rilevante e di tipo principalmente alberghiero. Da questa riflessione penso che la destinazione "mare invernale" debba puntare su innovazioni di prodotto legate all'eno-gastronomia di mare, ai week end di relax, ad un nuova declinazione di un vecchio concetto turistico: il climatismo.
Pesce fresco
Il "mare d'inverno" toscano potrebbe proporre, nella bassa stagione, formule di relax e climatismo rivolgendosi, soprattutto, alla clientela nord europea e mitteleuropea, di età non giovanile e con una buona capacita' di spesa. La nostra costa toscana potrebbe tranquillamente diventare, nei mesi invernali, la "California d'Europa", dove poter trascorrere alcuni giorni in un clima salubre, mediterraneo, mangiando buoni e salutari piatti locali, dove abbinare clima italico marino ad esperienze di piacere culturale, gastronomico mediterraneo anche nelle vicinanze delle città d'arte toscane. La realizzazione di una politica di piccoli eventi culturali di eccellenza, di momenti di animazione, con la vicinanza ai "gate" aerei, sarebbe, quindi, da incentivare nella realizzazione del sistema e nella loro promozione. Per far questo necessita un coordinamento di queste politiche turistiche di area vasta, al fine di orientare un territorio ampio, evitando il rischio della "sagra" di paese e di una frammentazione o sovrapposizione di offerte.

martedì 19 giugno 2012

Il turismo balneare: alcune proposte di marketing per la costa toscana

Partendo dalle riflessioni sul turismo balneare ritengo che dal punto di vista promozionale sarebbe opportuna una strategia di breve periodo ed una di medio-lungo!
Marina di Pisa
Nel breve periodo sosterrei l' "alta stagione" verso i dieci target d'utenza abituale: toscani, lombardi, tedeschi, piemontesi, laziali, emiliano romagnoli, svizzeri, olandesi, veneti e francesi (elenco fatto nel rispetto decrescente dei valori assoluti in termini di presenze – ISTAT).
Il messaggio comunicazionale da studiare, soprattutto per i turisti di prossimità, sarebbe quello di evidenziare le opportunità delle nostre coste anche in termini di prezzo (campeggi e abitazioni), la vicinanza a casa (facile accessibilità a basso costo), l'orientamento alla famiglia e il piacere di una "movida" notturna non “pericolosa” ma esaltante e gioiosa (in Toscana la vita e' bella).

Surfisti a Milano
L'applicazione di azioni mirate di web 2.0, l'adozione di vere e proprie attività di "guerriglia marketing" (a Firenze, Prato, Pistoia, Milano, Pavia, Lodi, Cremona, Mantova, Parma etc.) potrebbero essere rafforzate da media trip fatti per i blogger e da campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana locale (importante e' avere la visibilità negli spazi dedicati agli eventi o nelle pagine turistico culturali dei quotidiani).
Nel medio-lungo periodo, sempre per l'alta stagione, rafforzerei i contatti con il mercato dell'intermediazione turistica più tradizionale (Germania, Svizzera, Olanda etc.), in modo che non sostengano solo i nostri competitori di prodotto (altre coste italiane, Grecia, Spagna, nord Africa etc.). Da questo punto di vista porrei attenzione anche ai tour operator dei paesi emergenti (Russia, Polonia etc.), creando con loro azioni di co-marketing. Credo poco, invece, al Brasile, all'India ed alla Cina come Paesi interessati al nostro turismo balneare.
Realizzerei, poi, delle vere campagne web (social network, blog, portali turistici etc.), rivolgendo la comunicazione al consumatore finale (famiglie e giovani).

martedì 12 giugno 2012

Il turismo balneare: il caso della Toscana

Non dovrebbe mai accadere che le premesse di una riflessione siano importanti quanto le sue conclusioni. Tuttavia, quando parliamo del turismo balneare, non possiamo non premettere che i dati ISTAT sono fortemente sottostimati, perché non considerano alcune località situate nell'entroterra e, soprattutto, perché non monitorano il fenomeno delle seconde case e delle case in affitto.
Lido di Capoliveri

Si pensi che il sommerso nella sola Toscana, secondo alcune stime (fonte C.S.T.), innalzerebbe il numero dei pernottamenti del 145 %, portando a 40milioni il dato delle presenze turistiche contro i 16,6 milioni di quelle ufficiali. Un elemento, invece, che caratterizza l'offerta balneare toscana e' l'alta proposta di posti letto in strutture extra-alberghiere (73 % contro il dato omologo nazionale del 56,6 %). In particolar modo la formula "campeggi e villaggi turistici" e' presente in modo superiore alla media nazionale delle zone marine (60% contro 36%). Questo elemento d'offerta, traslato nell'analisi dei flussi turistici, e' riscontrabile nel fatto che il 62% dei clienti sceglie una proposta ricettiva non alberghiera e che il 55,5% dei viaggiatori che vanno in località marine toscane, soggiorna in un "campeggio o villaggio turistico". Questi aspetti, nel lungo periodo, si sono persino rafforzati. Inoltre e' da notare una riduzione del turismo nelle "piccole case" alberghiere (3-2-1 stella), un aumento della capacita' attrattiva degli hotel di qualità più elevata (4 e 5 stelle) ed un forte sviluppo delle R.T.A..
Viareggio
A fianco di questa sintetica analisi dell'offerta ricettiva delle località di mare in Toscana, dobbiamo riscontrare che siamo in presenza di un turismo prevalentemente italiano (70 %), la cui meta' e' formata da turisti toscani (35%) e lombardi (23%). Ma soprattutto e' opportuno evidenziare che, nonostante i vari progetti regionali di destagionalizzazione ed i tanti soldi investiti per questo obiettivo, siamo, ovviamente, in presenza di un prodotto altamente legato alla stagione "estiva": l'81% delle presenze si concentra tra giugno e settembre, fenomeno nettamente più elevato per i turisti italiani ed in crescita negli ultimi anni.
In pratica i dati evidenziano "l'acqua calda" (o "salata", visto il prodotto!): al mare si va preferibilmente in estate.
Questo elemento si rafforza in particolar modo se il turismo italiano e di prossimità (toscano) e' fortemente caratterizzante nella destinazione e se le strutture ricettive prevalenti sono nate per soddisfare questa tipologia di clientela.
Sono convinto che se ampliassimo questi elementi di riflessione al sommerso (seconde case e case in affitto), noteremo che queste ovvie caratterizzazioni del turismo nelle località di mare si rafforzerebbero: alta concentrazione stagionale e forte presenza di turisti italiani.
L'altro elemento su cui e' importante riflettere e' di tipo congiunturale e legato agli effetti dell'attuale crisi economica e della flessione degli indicatori turistici e di fatturato anche nei mesi di "alta stagione". Sarebbe da approfondire quello che molti operatori del settore evidenziano: nei periodi di "alta stagione" il ruolo dell'intermediazione turistica ha assunto un'importanza crescente rispetto a quello avuto un tempo.

martedì 5 giugno 2012

Blogger Tour: best practice del villaggio termale di Casciana Terme (Pisa)


 #Cascianavitasana
Il turismo è una risorsa esperenziale. Non è un caso che il miglior modo per promuovere una destinazione o una struttura ricettiva resta il vecchio “passa parola”.
Colui che riceve l'informazione, crede nel racconto di chi ha avuto l'esperienza di viaggio, se questo viene stimato credibile. La fiducia e la conoscenza dei gusti dell'interlocutore rendono un “racconto” appassionante e degno di nota, di considerazione e di menzione.
Come già sottolineato oggi il web è uno spazio che amplifica quello che è, tradizionalmente, una fase della propria esperienza turistica: il racconto di sé. Non a caso i social network, le comunità virtuali, i portali di scambio di informazioni sono quei “media” moderni capaci di influenzare il turista più di altri strumenti comunicazionali.
Da questa presa di consapevolezza è possibile traslare al web quelle tecniche promozionali che vengono utilizzate per informare i giornalisti di settore (media trip) e per formare gli stessi tour opeator (educational tour). Oggi un manager della destinazione ha l'opportunità d'influenzare coloro che popolano il web raccontando le proprie esperienze di viaggio. Si parla dei cosiddetti “blogger tour”: esperienze turistiche offerte ai “writer” turistici del web, “assaggi” del territori utili a dar argomenti da condividere sui propri blog o sui propri social network.
Chi segue questi “opinion maker”, constata che sono, generalmente, viaggiatori evoluti, con una cultura dinamica, tendenzialmente giovani o giovanili, non sempre fidelizzabili ad una destinazione, sicuramente curiosi ed aperti alle novità o alle proposte più “innovative”.
Per questi motivi non tutti i prodotti turistici sono avvicinabili dai blogger; o meglio, come per le riviste specializzate, è inutile presentare un prodotto in una “testata” che non è “stimata” o considerata attendibile per quella specifica proposta turistica.
Pur nella consapevolezza che spesso gli argomenti turistici di questi “writer” sono molto generalisti, è vero che i loro lettori ricercano spesso particolarità informative non riscontrabili tramite altri media più tradizionali.
Per questo motivo, come per i media trip, è opportuno conoscere molto bene il “follower” del blogger che vogliamo coinvolgere. La fase della selezione degli interlocutori è un momento indispensabile e fondamentale per la buona riuscita dell'investimento promozionale. Personalmente ritengo che lo stesso “writer web” sia interessato ad essere “scremato” per poi poter aver argomenti utili ad incrementare le propria credibilità di “opinion marker”.
 #Cascianavitasana
Dopo queste prime riflessioni di metodo, mi piace presentare come buona pratica l'esperienza del blogger tour realizzato per promuovere il villaggio termale di Casciana Terme e la Valdera (1-3 giungo 2012). Ho attivamente seguito gli sviluppi di questo blogger tour tramite twitter dietro hashtag ufficiale #Cascianavitasana, verificando la soddisfazione dei blogger e le immagini da loro prodotte.
Con lo slogan “Ti aspetto a Casciana, vita lunga vita sana” i realizzatori di questo evento, tra cui troviamo le Terme di Casciana, hanno voluto far scoprire la cultura, l’enogastronomia, il benessere, gli itinerari e le bellezze di questa parte della provincia di Pisa. Quasi una quindicina di blogger italiani hanno potuto così scoprire l'offerta di questa destinazione.
Questi opinion maker 2.0 si sono mossi raccontando il loro viaggio attraverso scatti fotografici e commenti, utilizzando strumenti come blog, facebook, twitter, youtube, instagram. Il tentativo, positivamente raggiunto, è stato quello di stimolare la loro conversazioni on-line, facendo accrescere, indirettamente, la visibilità della destinazione sui motori di ricerca, nella speranza di aver positive recensioni sui loro strumenti web.
Credo che sia stata una positiva esperienza da prendere come modello per ulteriori riflessioni sul tema.

martedì 29 maggio 2012

Come gestire la "reputazione on line"?


Intanto iniziamo con una banale premessa: se il servizio reale che noi eroghiamo e' qualitativamente apprezzabile in termini di prodotto e costo, allora molto e' stato fatto per avere una buona reputazione. Quindi, prima di una qualsiasi azione di comunicazione e promo-commercializzazione, non deve mai essere dimenticata l'attenzione al servizio che un'azienda o una destinazione offrono alla propria utenza. Si tratta della fondamentale "politica dell'accoglienza", base imprescindibile per attivare ogni forma di positivo "passa parola".

L'altro aspetto e' quello di conoscere che reputazione abbiamo! Non quella che abbiamo noi di noi stessi, ma quella che hanno e divulgano i nostri clienti.
Diventa quindi strategico monitorare la reputazione espressa su ogni forma di media web.
Come? Vi posso dare, schematicamente, alcuni primi suggerimenti operativi:
  • usate i Google alerts: sono email che vi vengono inviate quando Google trova nuovi risultati per le query (termini di ricerca) che voi avete scelto come elementi da monitorare;
  • controllate, sempre, le SERP (acronimo per "search engine results page") su vari motori di ricerca;
  • scoprite socialmention.com : utile strumento per controllare i profili sociali;
  • adottate un programma di monitorizzazione professionale (es. strategator.com).

Dopo una verifica costante della propria reputazione dovete cercare di rendere maggiormente visibili le vostre SERP positive e neutre, rispondendo, con tempismo, a quelle negative. Dobbiamo, infatti, aver chiaro che non si possono eliminare le recensioni negative, ma e' fondamentale scusarsi, giustificare, dimostrare di aver preso coscienza della "deficienza" aziendale e di aver adottato opportuni rimedi, chiedendo eventualmente suggerimenti.
E', poi, indispensabile stimolare le recensioni positive, rendendole maggiormente visibili (es. tramite link building ). Un metodo semplice per avere nei motori di ricerca delle SERP da noi orientate, e' quello di aprire tutti gli account possibili sui social network (Facebook, Twitter, Linkedin, Googleplus, Youtube etc.) al fine di farli comparire in posizioni molto alte e ben visibili. Ricordiamoci che anche un proprio blog, ma anche il far fare degli articoli giornalistici (politica di "press release" - comunicati stampa), può aiutare a migliorare il proprio ranking nella "reputazione on line" e nella visibilità nei motori di ricerca.
In questa strategia di incremento della visibilità positiva della nostra reputazione dobbiamo avere altre due consapevolezze:
  • le critiche negative devono servirci per correggere il difetto;
  • il nostro miglior alleato e' proprio il cliente, visto che, come più volte hanno evidenziato ReviewPro.com e tripadvisor.com , i turisti preferiscono promuovere che stroncare.
Le ricerche, infatti, dimostrano che sempre di più il turista "web oriented" utilizza i siti di recensione ed i social network per condividere le proprie esperienze, non per inveire contro le negatività.
Il turista, infatti, vuole parlare di sé, raccontando le proprie emozioni e le proprie piacevolezze. Per questo motivo il manager della destinazione turistica e quello di una struttura ricettiva hanno come obiettivo quello di identificare chi lascia le recensioni positive rendendole più visibili al fine di evidenziare le proprie peculiarità (es. vantaggi competitivi), incoraggiando, poi, i propri clienti a diventare, più o meno consapevolmente, sostenitori e promotori del proprio "brand". Ovviamente nessuno deve tralasciare la fase della ricerca delle indicazioni negative, dando loro risposta e prendendo spunto, ripeto, per migliorarsi.
Oggi, quindi, la strategia vincente e quella di stimolare le recensioni e la condivisione della propria esperienza turistica fin dal momento in cui essa viene vissuta. Semplice a dirsi!