martedì 19 giugno 2012

Il turismo balneare: alcune proposte di marketing per la costa toscana

Partendo dalle riflessioni sul turismo balneare ritengo che dal punto di vista promozionale sarebbe opportuna una strategia di breve periodo ed una di medio-lungo!
Marina di Pisa
Nel breve periodo sosterrei l' "alta stagione" verso i dieci target d'utenza abituale: toscani, lombardi, tedeschi, piemontesi, laziali, emiliano romagnoli, svizzeri, olandesi, veneti e francesi (elenco fatto nel rispetto decrescente dei valori assoluti in termini di presenze – ISTAT).
Il messaggio comunicazionale da studiare, soprattutto per i turisti di prossimità, sarebbe quello di evidenziare le opportunità delle nostre coste anche in termini di prezzo (campeggi e abitazioni), la vicinanza a casa (facile accessibilità a basso costo), l'orientamento alla famiglia e il piacere di una "movida" notturna non “pericolosa” ma esaltante e gioiosa (in Toscana la vita e' bella).

Surfisti a Milano
L'applicazione di azioni mirate di web 2.0, l'adozione di vere e proprie attività di "guerriglia marketing" (a Firenze, Prato, Pistoia, Milano, Pavia, Lodi, Cremona, Mantova, Parma etc.) potrebbero essere rafforzate da media trip fatti per i blogger e da campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana locale (importante e' avere la visibilità negli spazi dedicati agli eventi o nelle pagine turistico culturali dei quotidiani).
Nel medio-lungo periodo, sempre per l'alta stagione, rafforzerei i contatti con il mercato dell'intermediazione turistica più tradizionale (Germania, Svizzera, Olanda etc.), in modo che non sostengano solo i nostri competitori di prodotto (altre coste italiane, Grecia, Spagna, nord Africa etc.). Da questo punto di vista porrei attenzione anche ai tour operator dei paesi emergenti (Russia, Polonia etc.), creando con loro azioni di co-marketing. Credo poco, invece, al Brasile, all'India ed alla Cina come Paesi interessati al nostro turismo balneare.
Realizzerei, poi, delle vere campagne web (social network, blog, portali turistici etc.), rivolgendo la comunicazione al consumatore finale (famiglie e giovani).

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