martedì 3 aprile 2012

Chiacchiericcio web 2.0 e non convenzionale


La grande rivoluzione di Internet ha modificato profondamente il concetto di promozione turistica. Se ci riferiamo all'evoluzione della rete, notiamo una forte accelerazione delle tempistiche, delle novità e delle opportunità comunicazionali. Si pensi al web 2.0 con la conseguenziale diffusione dei “social network”, delle “community” e dei “blog”, fino a YouTube, a Fecebook a Twitter, sistemi di relazione passati da veri e propri fenomeni mediatici a strumenti abituali di relazione ed informazione.
Internet ha obbligato al dinamismo ed all'interattività nelle strategie di marketing. Siamo, infatti, alla presenza di un consumatore “curioso”, in cerca di attenzione e di informazioni difficilmente ottenibili tramite le tradizionali campagne promozionali.
Per far questo il web 2.0 e quella disciplina definibile “marketing non convenzionale” possono essere ampiamente d'aiuto. La logica d’approccio di questa sistema operativo è quello di creare il cosiddetto “buzz marketing”, cioè il “chiacchiericcio”, divulgandolo, ad esempio, tramite i social media. In pratica suggeriamo una strategia che sia in grado di far parlare della destinazione o del prodotto, di far sì che la si citi, cosicché le azioni convenzionali, quando svolte, possano sfruttare la conoscenza acquisita del mercato, o il “rumore” creato.
Il marketing non convenzionale è, quindi, un sistema di tecniche, oggi ancora a volte sperimentali, che sono molto performanti in base al rapporto costo - risultato. Fra queste azioni operative posso rammentare brevemente in questo “post” alcune progettualità on the road, lo stickering, lo strett marketing, etc.; verificherò di approfondire alcuni di questi temi nei prossimi interventi. La sua efficacia si ha laddove, dopo una prima fase di “inseminazione” (buzz), la “community” oggetto del “chiacchiericcio” attiva un effetto virale (passa parola).
In sintesi il grande merito del marketing non convenzionale, rispetto a quello tradizionale, risiede nella sua capacità di far parlare la gente di un prodotto, sostenendo oneri molto contenuti ed utilizzando risorse fornite da altri.

Esempi “simpatici” di marketing non convenzionale

Oggi è diventato, quindi, limitativo pensare che l'innovazione delle strategia marketing sia l'attivazione di strategie promo-commerciali web di tipo tradizionale; un sito internet è una condizione necessaria ma non sufficiente. È, per me, indispensabile applicare una progettualità che, creando profili sui principali “social network” nei diversi mercati obiettivo e per alcuni specifici prodotti turistici, sia in grado di dare loro contenuti che, a loro volta, potrebbero essere valorizzati nelle “community” (es. Tripadvisor) o nei vari blog di settore. A loro volta queste attività web potrebbero essere aiutate e supportate da campagne comunicazionali non convenzionali studiate appositamente.

Nessun commento:

Posta un commento