sabato 28 aprile 2012

Accoglienza turistica: opportunità, rischi e politica



Noio ... volevam savoir
Spesso viene sottovalutato o addirittura dimenticato, che l'accoglienza turistica è una delle principali leve del marketing turistico.
Cosa si intende in questo contesto per “accoglienza”? Sono tutti gli atteggiamenti verso i visitatori offerti in un territorio ed attivati dalle aziende turistiche, dalla istituzioni locali e dai residenti. Una destinazione accogliente, friendly come ci direbbero gli anglofoni, non è determinata solo da un'offerta turistica ben organizzata e fruibile, ma è un prodotto in grado di presentarsi al visitatore, agevolandolo nella sua conoscenza e nella sua scoperta anche emozionale. Il turista ben accolto non è solo un cliente, ma diventa un residente temporaneo, un concittadino.
Una destinazione accogliente si misura dal sorriso dei camerieri, agli spazi pubblici vivibili e puliti; dalla consapevolezza da parte dei residenti stabili dell'importanza socio-economica del visitatore, alla conoscenza del territorio da parte degli operatori per ben indirizzare i propri ospiti; da un sistema di prodotti realmente aperti ed organizzati sulle esigenze dei turisti, al desiderio di condividere con essi le proprie eccellenze culturali, sociali e naturalistiche.
Per questo il sistema turistico deve mantenere alta l'attenzione sulle strategie d'accoglienza, sentite come un sistema organico intrinsecamente legato alla formazione dei soggetti che si relazionano con i visitatori, al sistema d'informazione turistica locale, alla facile e gradevole fruizione del territorio e delle sue evidenze.
Il turista ben accolto, che vive una felice esperienze di soggiorno, diventa esso stesso positivo vettore di comunicazione sia al rientro dalla propria esperienza turistica (tramite il passa parola), sia durante il suo “percorso” di scoperta del territorio, grazie, ad esempio, ai vari strumenti sociali di comunicazione (dalla cartolina ai social network).
Questa consapevolezza deve essere sfruttata con professionalità da coloro che vivono d'impresa turistica e dagli organizzatori del sistema locale di offerta turistica. Di conseguenza il turista ben accolto, tramite una buona esperienza di soggiorno e grazie ad opportune “sollecitazioni” comunicazionali, diventerà esso stesso promotore del territorio.
L'accoglienza, quindi, non è solo uno stato d'animo, o un insieme di comportamenti, ma è una tecnica, che deve essere vissuta, studiata ed organizzata come un qualsiasi elemento del prodotto turistico e della promozione.
E in relazione alla consapevolezza dell'importanza del ruolo dell'accoglienza si trovano, spesso, i veri limiti della nostra proposta turistica, la quale, vivendo sugli “allori” e basandosi sulla falsa idea che il turismo si orienta comunque verso le nostre proposte, non riflette in modo professionale e tecnico su come eliminare eventuali atteggiamenti anti-turistici.
Essere chiari è un'arte complessa?
I tristi esempi che possiamo riportare sono, ahimè, numerosi: Chiese e musei non aperti negli orari dei turisti, personale di contatto che non è né in grado di comunicare in lingua né di orientare alla scoperta del territorio, segnalazioni confuse e mal prodotte, sporcizia, maleducazione, atteggiamenti di “rapina” sui prezzi per i turisti, sono tipici elementi negativi che possono essere facilmente riscontrati nei vari reportage sui diversi siti web relativi alla descrizione delle proprie esperienze da parte dei turisti.
Anche da questa analisi si rafforza la consapevolezza che tutti gli attori che indirizzano il sistema locale di offerta turistica devono approcciarsi in modo innovativo nella riscoperta dell'arte dell'accoglienza, dando strumenti di valorizzazione a chi vuol raccontare il proprio bel vissuto turistico.

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