Partendo dal concetto che la domanda di
viaggio è attratta da un “sistema locale di offerta turistica”
proposto per motivazioni ed organizzato secondo la pratica della
promo-commercializzazione, è indubbio che sul territorio si
instaurano rapporti stretti tra gli attori più tradizionali del
turismo (es. strutture ricettive, aziende a servizio della fruizione
di un prodotto – terme, impianti di risalita ecc. – realtà
museali, artigiani, produttori di tipicità eno-gastronomiche,
evidenze naturalistiche etc.) e tutti quei soggetti che ad una
analisi superficiale non sembrerebbero entrare in relazione con
questa attività (Diocesi, Parrocchie, imprese d'artigianato
artistico, aziende vivaistiche, Fondazioni bancarie, culturali,
artistiche, etc.).
Si parla, infatti, oggi di “territorio
come strumento d'identificazione per un'azienda che qui opera”;
questo concetto è indispensabile per qualificarsi grazie ad elementi
valoriali che possono aiutare l'azienda a distinguersi. A tal fine
gli orari di apertura di una Chiesa, l'impegno di una Fondazione per
valorizzare elementi culturali o artistici, la forza di creare
manifestazioni o eventi di richiamo sono tutti elementi che debbono
essere integrati nell'attenzione di un piano di marketing. Promuover
anche fuori dal proprio territorio la cultura locale può dare degli
strumenti, o creare un'opportunità, per attivare un interesse alla
visita stessa della destinazione.
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