giovedì 22 marzo 2012

Terroir: verso un marketing turistico integrato



Partendo dal concetto che la domanda di viaggio è attratta da un “sistema locale di offerta turistica” proposto per motivazioni ed organizzato secondo la pratica della promo-commercializzazione, è indubbio che sul territorio si instaurano rapporti stretti tra gli attori più tradizionali del turismo (es. strutture ricettive, aziende a servizio della fruizione di un prodotto – terme, impianti di risalita ecc. – realtà museali, artigiani, produttori di tipicità eno-gastronomiche, evidenze naturalistiche etc.) e tutti quei soggetti che ad una analisi superficiale non sembrerebbero entrare in relazione con questa attività (Diocesi, Parrocchie, imprese d'artigianato artistico, aziende vivaistiche, Fondazioni bancarie, culturali, artistiche, etc.).
Si parla, infatti, oggi di “territorio come strumento d'identificazione per un'azienda che qui opera”; questo concetto è indispensabile per qualificarsi grazie ad elementi valoriali che possono aiutare l'azienda a distinguersi. A tal fine gli orari di apertura di una Chiesa, l'impegno di una Fondazione per valorizzare elementi culturali o artistici, la forza di creare manifestazioni o eventi di richiamo sono tutti elementi che debbono essere integrati nell'attenzione di un piano di marketing. Promuover anche fuori dal proprio territorio la cultura locale può dare degli strumenti, o creare un'opportunità, per attivare un interesse alla visita stessa della destinazione.

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