sabato 24 marzo 2012

Condivisione: la parola d'ordine nel marketing della destinazione turistica


Per essere efficaci nelle strategie e nell'operatività il “sistema locale di offerta turistica” (SLOT) deve saper condividere le informazioni ed i bisogni provenienti dal contatto con la propria clientela.
Per una moderna “Destination Management” e “Marketing Company” è indispensabile, quindi, fruire delle capacità di conoscenza che hanno le imprese locali dei propri clienti. L'imprenditore accorto conosce il proprio utente, lo segue, lo monitora in modo più o meno scientifico ed è, meglio di altri, in grado di descriverlo, comprendendo, a volte intuendo, la sua evoluzione. Il manager della destinazione turistica deve essere, quindi, un esperto delle tecniche promozionali e di comunicazione, deve conoscere i mercati generatori dei flussi turistici, ma, in primo luogo, deve porsi come un “facilitatore” della lettura delle informazioni provenienti dal mondo dell'impresa turistica locale in modo che, tramite la condivisione delle priorità, si abbia una scelta di obiettivi di mercato prioritari e condivisi. Questo elemento di collaborazione tra organizzazione delle strategie promozionali turistiche di territorio e mondo delle imprese oggi è strategicamente indispensabili per creare la migliore possibile azione di marketing della destinazione.
Focalizzare concretamente il piano di comunicazione turistica di territorio sugli obiettivi richiesti dalle aziende vuol dire anche passare dal tradizionale piano promozionale ad un vero piano marketing, dove la promo-commercializzazione non resta un elemento puramente teorico, ma un metodo di lavoro concreto.
Da questo punto di vista il dialogo stretto tra il manager della destinazione e le imprese nelle loro forme associate, non deve essere solo attuato nella iniziale fase formativa degli obiettivi strategici, ma deve sapersi sviluppare nella sua concreta realizzazione, nel cosiddetto “piano operativo”, in tutte le fasi concrete.
Condividere, da questo punto di vista metodologico, vuol dire, anche, conoscere e monitorare con efficacia i mutamenti del comportamento turistico persino in fase di attuazione delle strategie di marketing. Per questo è ulteriormente indispensabile una stretta connessione tra le strategie collettive di promozione e le imprese; solo in questo modo è possibile ipotizzare quella velocità di adattamento indispensabile oggi per proporre un'efficace strategia comunicazionale in grado di sapersi adattare con tempestività alle mutazioni del mercato.
In ambito turistico, ad esempio, il sistema imprenditoriale rappresentato dalla Camere di Commercio deve prendersi la responsabilità di essere punto di sintesi tra gli attori pubblici della destinazione, le Associazioni di categoria, le loro forme operative (consorzi, cooperative rete di imprese etc.), le imprese e tutti i soggetti pubblici e privati che concorrono a rendere un territorio “appetibile” per un consumatore turistico. Essere elemento di sintesi, strumento a servizio di una condivisione collettiva di obiettivi prioritari, è utile proprio, come abbiamo già esplicitato, per convogliare tutte le limitate risorse verso strategie comuni ben definite.

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