Mare di inverno in Toscana |
Per quanto riguarda le politiche di destagionalizzazione della destinazione, nella premessa che una buona e ricca stagionalità di prodotto e' l'elemento economicamente vincente per il territorio, penso che sarebbe erroneo rincorrere le strategie già praticate da altre zone turistiche. L'Emilia Romagna, ad esempio, da anni ha puntato sui parchi a tema: strutture altamente care da realizzare, con un ammortamento dei costi molto lungo, soggette a fattori "moda" e con la necessita' di regolari innovazioni ed, oggi, produttrici di risultati economici molto altalenanti.
Penso, poi, che sarebbe complesso orientarsi a diventare luogo di ricettività per la visita delle città d'arte toscane . Qui la competizione e' altissima e molto aggressiva per quanto riguarda le strategie di prezzo.
Per contro, non c'è dubbio che una politica degli eventi sarebbe ottimale per aiutare la destagionalizzazione. Tuttavia si deve tener presente che il congressuale, il fieristico, gli eventi sportivi, le manifestazioni in genere sono “strumenti” turistici che necessitano di infrastrutture all'avanguardia, di un'organizzazione operativa locale molto articolata, professionale ed aggressiva, sicuramente molto più commercialmente orientata di quello che sono oggi i Convention Bureau toscani.
Inoltre la stessa organizzazione degli eventi ha costi realizzativi o d'acquisto molto elevati e necessita, poi, di un budget promozionale non irrilevante.
Condivido che, oggi come oggi, nell'obiettivo della destagionalizzazione si debba tener presente che anche l'offerta ricettiva orientata ad accogliere turisti in "bassa stagione" e' quantitativamente meno rilevante e di tipo principalmente alberghiero. Da questa riflessione penso che la destinazione "mare invernale" debba puntare su innovazioni di prodotto legate all'eno-gastronomia di mare, ai week end di relax, ad un nuova declinazione di un vecchio concetto turistico: il climatismo.
Pesce fresco |
Il "mare d'inverno" toscano potrebbe proporre, nella bassa stagione, formule di relax e climatismo rivolgendosi, soprattutto, alla clientela nord europea e mitteleuropea, di età non giovanile e con una buona capacita' di spesa. La nostra costa toscana potrebbe tranquillamente diventare, nei mesi invernali, la "California d'Europa", dove poter trascorrere alcuni giorni in un clima salubre, mediterraneo, mangiando buoni e salutari piatti locali, dove abbinare clima italico marino ad esperienze di piacere culturale, gastronomico mediterraneo anche nelle vicinanze delle città d'arte toscane. La realizzazione di una politica di piccoli eventi culturali di eccellenza, di momenti di animazione, con la vicinanza ai "gate" aerei, sarebbe, quindi, da incentivare nella realizzazione del sistema e nella loro promozione. Per far questo necessita un coordinamento di queste politiche turistiche di area vasta, al fine di orientare un territorio ampio, evitando il rischio della "sagra" di paese e di una frammentazione o sovrapposizione di offerte.