Il mercato russo è, in assoluto, uno dei target turistici stranieri emergenti tra i più apprezzati dagli operatori. Ciò è spiegabile dalla sua crescente presenza turistica, dalla consapevolezza che in Russia si ha un alto livello di apprezzamento dei prodotti che offriamo (eno gastronomia, sole, terme, sci, etc.), dalle potenzialità di sviluppo che quel mercato rappresenta in termini economici.
Va tenuto presente che la Russia è uno dei mercati prioritari espressi nelle strategie di Toscana Promozione e di moltre altre Regioni italiane ed è un obiettivo intersettoriale importante anche per altre economie territoriali (moda, imprenditoria edile etc.).
Occorre poi tener presente che da alcuni anni molte destinazioni turistiche e tanti imprenditori locali hanno tradizionalmente operato su questa destinazione, instaurando importanti rapporti che debbono, tuttavia, essere proseguiti per non perdere occasioni e per non rischiare di essere superati nella visibilità e nell'appetibilità commerciale da forti e numerosi “competitori”.
È da sottolineare, da ultimo ma non per ultimo, che ci sono molte destinazioni turistiche tendenzialmente preparate alla loro accoglienza, mentre vi sono altri territori che dovrebbero strutturarsi operativamente implementando i servizi richiesti da una clientela russa (in particolar modo ci vorrebbe una maggior attenzione alla lingua).
Il mercato italiano, in particolar modo l'Emilia Romagna, la Toscana, il Veneto, la Lombardia ed il Lazio, sono tra le destinazioni preferite dal turista russo. L'Italia si colloca dietro la Turchia, l'Egitto, la Cina e la Finlandia e prima della Grecia, della Spagna e della Germania.
Gli “ultra ricchi” russi rappresentano circa il 15% del totale complessivo dei turisti, mentre i giovani professionisti e gli imprenditori, con le loro famiglie, rappresentano il 35% del totale del mercato. Il turista russo generalmente possiede un livello culturale medio-alto (59,1% licenza media superiore; laurea 21,9%); da ciò deriva che l'interesse culturale, nella sua accezione antropologica (arte, viver bene, prodotti tipici etc.), rappresenta una delle principali motivazioni di viaggio. Secondo alcune indagini dell'ENIT svolte presso i tour operator russi, la popolazione compresa tra i 35 ed i 55 anni è quella che maggiormente viaggia (43,6%), seguita dalla fascia d'età 21-35 (29,3%), da quella 0-20 (17,8%) e da quella over 55 (9,3%). Non c'è dubbio, poi, che la propensione ai viaggi turistici sia sempre fondamentalmente condizionata dalle disponibilità economiche e dalla occupazione; tuttavia negli ultimi anni in Russia tale propensione è fortemente cresciuta in rapporto al costante miglioramento delle condizioni di vita.
Sempre secondo alcuni studi ENIT la principale motivazione della vacanza è quella culturale, seguita dalla vacanza balneare, dalla montagna invernale e dal soggiorno termale; non a caso si osserva una forte potenzialità al soggiorno termale.
Ci sono poi altri vantaggi competitivi propri dei Russi: si tratta di un turismo abbastanza destagionalizzato, scelgono con frequenza destinazioni che offrono un contenuto culturale unito alla possibilità di riposo e divertimento, le loro fonti principali d'informazione restano ancora le agenzie di viaggio, spesso hanno le importanti convenzioni aziendali e, ovviamente, è in forte crescita internet.
In molti casi in Italia, ma anche nella mia Toscana, l'aspetto disincentivante per un soggiorno da parte della clientela russa resta la difficoltà di accesso: non tanto per i permessi, quanto per i voli, assenti spesso nel periodo invernale.